Le tipologie di caffè

Tipologie caffè arabica robusta
Piantagioni di caffè in Sud America

La differenza tra le varie specie e le tipologie di caffè

Siamo abituati a chiamare genericamente caffè tutto ciò che consumiamo, ogni tanto sentiamo parlare di robusta ma un’idea chiara su quali siano le tipologie di caffè più diffuse non sempre ce l’abbiamo.

Innanzitutto è bene ricordare che la pianta del caffè, con differenze basate sulle tipologie di caffè, ha bisogno di alcune caratteristiche climatiche e di terreno molto particolari, motivo per il quale non troveremo mai coltivazioni naturali di caffè in Italia.

Le specie più diffuse

Esistono nel mondo circa 60 specie di Rubiacee denominate COFFEA, delle quali le principali specie diffuse sono la COFFEA ARABICA, comunemente detta ARABICA, e la COFFEA CANEPHORA, comunemente detta ROBUSTA.

Tale arbusto cresce in maniera forte e rigogliosa nelle zone in cui il clima viene classificato come tropicale, anche se vanno adottati alcuni accorgimenti nella scelta dei luoghi dove coltivarlo quali le precipitazioni,l’esposizione delle piante al sole e le proprietà chimiche del terreno.

La pianta del caffè produce i suoi frutti per un periodo che varia dai 20 ai 30 anni, iniziando a fruttificare per una raccolta adeguata solo dal 4°anno. 

I suoi fiori si autoimpollinano dando origine dopo qualche giorno al frutto, una piccola bacca inizialmente di colore verde ma che assume il colore rosso (giallo per alcune varietà) solo a completa maturazione, chiamata DRUPA.

L’Arabica

L’ARABICA è coltivata soprattutto in Sud America, in terreni posti dai 600 metri s.l.m ed i 2000 metri s.l.m., dove il clima garantisce quella temperatura media di 15/20° che aiutano l’arbusto a crescere
in tutta tranquillità senza gravi squilibri termici che andrebbero a “bruciare la pianta”.

All’interno delle piante d’arabica ci sono molte varietà che vengono denominate in base al paese di coltivazione.

Alcune tra le più famose sono la BOURBON e la TYPICA del Brasile, la SAN RAMON in America Centrale e la JAMAICA BLUE MOUNTAIN che è una delle qualità più pregiate al mondo.

La caratteristica principale della varietà ARABICA è che garantisce un caffè caratterizzato da una forte acidità ma molto aromatico e saporito, con un profumo molto intenso.

La Robusta

A farle da contraltare abbiamo la ROBUSTA, coltivata principalmente nel continente africano ed essendo una pianta molto più resistente ben sopporta i picchi di temperatura dell’Africa. 

Questa varietà viene considerata dagli esperti “meno pregiata” sia per la sua resistenza ma anche per i bassi costi di coltivazione che ne determinano dei costi inferiori rispetto all’ARABICA.

Tra le varietà di ROBUSTA possiamo sicuramente ricordare la KOUILOU e la CONGONISIS coltivate in Africa ma anche la BALI, la TIMOR e la GIAVA coltivate in Indonesia.

Le caratteristiche della ROBUSTA connotano il caffè estratto come molto amaro e corposo, apprezzato in particolare da chi preferisce i caffè forti, come le torrefazioni del NAPOLETANO, un colore molto scuro ed aromi e profumi molto differenti, caratterizzati perlopiù da sentori di cacao o legno.

In conclusione

Spesso nel caffè che consumiamo le due varietà vengono miscelate per ottenere un aroma più gradevole che, a seconda delle proporzioni dell’una o dell’altra varietà, garantiscono un caffè adatto a tutti i gusti personali.

Un bell’articolo di contorno a quanto hai appena letto lo puoi trovare sul sito della Galbani (strano ma mi è piaciuto molto!), a questo indirizzo https://www.galbani.it/abcucina/come-fare/consigli-in-cucina/quanti-tipi-di-caffe-esistono

Il prossimo articolo tratta dei metodi di raccolta ed estrazione del caffè.

Ti lascio qui il link 

RACCOLTA ED ESTRAZIONE

Buona lettura!