
Quali sono i modi di confezionamento piu usati oggi?
Dopo aver completato la fase di tostatura, è giunto il momento di confezionare il caffè.
Ci sono molti modi per il confezionamento del caffè, alcuni più tradizionali ed altri affermatisi negli ultimi anni come soluzioni pratiche ed innovative.
Ovviamente il caffè, per mantenere le sue proprietà, deve essere confezionato in contenitori chiusi ermeticamente per evitare il contatto con l’aria che rovinerebbe le qualità aromatiche della bevanda.
Il sottovuoto
La soluzione tradizionale è quella del SOTTOVUOTO, utilizzata in larga parte nell’industria alimentare, che prevede l’inserimento del caffè in barattoli o sacchetti, chiusi successivamente con tale tecnica che elimina l’aria dall’ambiente, per evitare la formazione di muffe ed altre alterazioni.
Solitamente i confezionamenti con questa tecnica variano dai 250 grammi, ai 500 grammi fino al kilogrammo.
Meno caffè è contenuto e meglio si conserverà, anche per il fatto che rimarrà il meno possibile a contatto con l’aria.
Il difetto principale di questa metodologia è che il prodotto ha una scadenza di breve-medio termine, comunque non superiore all’anno.
La valvola unidirezionale
Una variante di questo tipo di confezionamento è quello con l’utilizzo di valvola unidirezionale.
Questa tecnica fa sì che la valvola lasci traspirare i vari gas generati dal caffè ma non faccia traspirare l’aria al suo interno. Uno dei più famosi utilizzatori di questa tecnica è Illy, che utilizza da sempre la valvola nei suoi barattoli. Il caffè può conservarsi così per un periodo vicino ai 2 anni.
Se questi erano i metodi più tradizionali, ora vi illustro i metodi moderni che stanno spopolando tra i consumatori.
Le capsule
Le CAPSULE, introdotte da pochi anni sul mercato, fanno sì che il caffè venga inserito in capsule di plastica chiuse con una pellicola di alluminio e sigillate con gas inerti, molto spesso anidride carbonica, da inserire in apposite macchine da caffè che garantiscono la corretta estrazione dell’espresso.
La loro conservazione può tranquillamente arrivare a 2 anni dalla data di confezionamento.
Le cialde
Infine abbiamo le CIALDE IN CARTA, in cui il caffè macinato viene inserito tra 2 strati di carta filtro che viene irrorata direttamente dall’acqua e consente una corretta estrazione dell’espresso.
Questa soluzione è stata adottata perlopiù in risposta all’aumento spropositato del consumo di capsule che per loro naturale conformazione non possono essere riciclate.
Invece le cialde sono completamente riciclabili, il caffè può essere utilizzato come concime o riciclato nell’umido mentre la carta va smaltita nei bidoni di quel materiale. In compenso la loro conservazione non supera mai l’anno.
La grande diatriba insiste sul fatto che, sebbene le cialde e le capsule siano molto più costose, sono una soluzione più comoda e rapida rispetto alle altre modalità, che ovviamente hanno costi di gran lunga inferiore.
I consumatori di caffè hanno dimostrato di premiare la scelta delle capsule e delle cialde, dovuta anche al fatto che spesso la pausa caffè ha durata breve e la praticità di questi sistemi è impareggiabile, motivo per il quale nei prossimi anni si prevede che questi sistemi prenderanno sempre più piede.
Un bell’articolo di approfondimento lo potete trovare in un blog specifico del settore imballaggio a questo indirizzo https://www.italiaimballaggio.network/it/contenuti/istituto-italiano-imballaggio-mercato-confezionamento-caffe
Il prossimo articolo invece ti parlerà dei principali difetti dei chicchi di caffè. Ti lascio qui il link per leggerlo comodamente
Buona Lettura!