Caffè in gravidanza : quali sono i rischi?

Caffè in gravidanza : quali sono i rischi?

Il caffè in gravidanza comporta dei rischi? Quali sono? lo vediamo in questo articolo

Caffè in gravidanza : quali sono i rischi?

 

Da tempo sappiamo che in gravidanza il caffè è meglio evitarlo, ma molti di noi non si
sono mai chiesti il perché e soprattutto se va evitato completamente o se va
solo ridotto.

 

Da sempre ci basiamo su credenze e tradizioni popolari, per cui il caffè va ridotto, talvolta
eliminato, altre volte ancora non importa, ma senza un quadro chiaro o una vera
motivazione alla base.

 

Le indicazioni ufficiali

 

Il Ministero della Salute, nel suo sito istituzionale e nella parte dedicata alle donne in
gravidanza (che potete consultare qui
https://www.salute.gov.it/portale/donna/dettaglioFaqDonna.jsp?lingua=italiano&id=190 ) ci dice come un consumo moderato
di caffeina sia consentito, ma che alle sostanze nervine (tè, cioccolato ecc…)
bisogna preferire alimenti privi di queste sostanze, quali ad esempio caffè
decaffeinato e tè deteinato.

 

A sconvolgere queste indicazioni ci si mette uno studio scientifico, svolto dall’università di Reykjavik, il quale evidenzia come in realtà il consumo di caffeina sia associato a problematiche relative alla gravidanza. (se
volete leggere integralmente la pubblicazione, potete consultarla in lingua
inglese qui
https://ebm.bmj.com/content/26/3/114 )

 

Lo studio

 

I ricercatori hanno infatti scoperto che, nello studio delle cause di feti nati morti, basso
peso alla nascita e/o piccolo per l’età gestazionale (SGA), aborto spontaneo, parto
pretermine, obesità infantile e leucemia acuta infantile, la caffeina incideva
significativamente negli episodi esaminati.

 

La maggior parte degli episodi era infatti correlata, tra l’altro, anche ad un consumo
minimo di caffeina, anche se va precisato che la correlazione è perlopiù
statistica.

 

Spiegando il concetto con parole semplici, le donne sottoposte allo studio, che avevano
consumato anche un quantitativo minimo di caffeina, avevano una percentuale 3
volte superiore di avere gli effetti indesiderati descritti qua sopra.

 

Per cui, anche se capisco la difficoltà delle neo mamme a rinunciare al loro caffè quotidiano,
penso sia necessario almeno per il periodo iniziale della gravidanza che è
quello più delicato, ma anche per il restante periodo sarebbe consigliato.

 

Le possibili soluzioni

 

Se proprio non si riesce a rinunciare, o comunque come scorta quando la voglia di caffè è
troppa, consiglio un bel caffè decaffeinato da tenere sempre a portata di mano
per l’utilizzo nelle situazioni di emergenza.

 

Voglio infatti ricordare che sebbene lo chiamiamo caffè decaffeinato, una piccolissima, quasi
insignificante percentuale di caffè è presente.

 

Per cui 1 sola tazza non inciderà, ma quando il consumo inizia ad essere importante, diciamo
superiore alle 5/6 tazze, allora la questione cambia.

 

Stessa cosa dicasi per il tè, per cui sarebbe meglio optare per un tè deteinato, che così
riduce al minimo la percentuale di sostanze nervine (la teina) contenuta al suo
interno.

 

Conclusioni

 

In sintesi, nonostante da sempre ma ancora oggi venga consigliato di ridurre la caffeina, è
molto meglio eliminarla del tutto, per evitare problemi al feto e complicazioni
accertate dallo studio scientifico.

 

Molto meglio, nei casi di assoluta necessità, optare per bevande decaffeinate e/o deteinate,
che comunque non contengano, o contengano in minima parte, le sostanze nervine,
nocive per il feto.