
Quali sono le differenze principali tra il comunissimo caffè industriale ed il più pregiato caffè artigianale ?
Innanzitutto definiamoli entrambe.
Definizioni
Il caffè artigianale è quello che viene torrefatto in produzioni molto più contenute, con processi controllati in cui ogni tipologia di caffè viene tostata ad una temperatura precisa ed adatta a rispettarne le proprietà.
Ciò permette ad ogni singola miscela di mantenere i suoi sapori e profumi, senza essere snaturati da tostature troppo spinte o troppo blande.
Inoltre il processo di raccolta, rigorosamente svolto a mano, rappresenta già una prima fase di scelta dei chicchi migliori, scelta che prosegue in torrefazione.
I caffè industriali, proprio per loro stessa natura, vengono prodotti in maniera massiva, da li il titolo di industriali, e per far combaciare le esigenze di produzione alle esigenze di vendita, non si possono rispettare le miscele e le loro proprietà.
Per cui il caffè viene torrefatto tutto ad una temperatura elevata, proprio per non far percepire i difetti di tostatura e di raccolta.
Infatti i chicchi non vengono selezionati, ma sin dalla fase di raccolta, svolta con macchine per la raccolta, vengono raccolti indiscriminatamente e tostati tutti quanti in maniera spinta, per non farne percepire i difetti.
Ora voglio fare un confronto gustativo tra una miscela industriale famosa ed una artigianale
Miscela Artigianale : Stromboli 101caffè
Mi aspetto quindi una miscela forte ed intensa, mitigata da una piccola percentuale di arabica.
All’estrazione il colore predominante è quello della robusta con una piccola percentuale di arabica che si fa riconoscere, schiarendo leggermente la crema.
Appena portato vicino al naso il bicchiere, sento che l’aroma di tostato è intenso ma non eccessivo, molto forte a dimostrare la predominanza di robusta ma lontano dal 100% robusta.
Una volta sul palato, si percepisce il forte amaro della robusta, che si avverte molto deciso sulla lingua e sul palato, con una eccezione.
Infatti la piccola percentuale di arabica, seppur molto bassa, mitiga l’amaro della robusta, facendo si che il caffè risulti comunque piacevole e non estremo come le miscele 100% robusta.
L’intensità si avverte ed è prorompente, comunque mitigata in parte.
Sicuramente anche questo è un caffè per chi ama le miscele forti, ma che comunque vuole concedersi una punta aromatica nel suo caffè.
Miscela Industriale : Borbone Blu
Mi aspetto quindi una miscela molto amara e forte, mitigata da una punta di dolce dell’Arabica.
Già dall’estrazione, la crema di colore marrone scuro non lascia presagire nulla di buono, sembra infatti frutto di una tostatura troppo spinta.
Appena arriva l’aroma nelle mie narici la sensazione viene confermata, un odore di tostato troppo forte pervade l’ambiente.
Il consumatore generico medio potrebbe apprezzare questo odore molto forte, ma per chi sa cosa beve questo è un indicatore di tostatura estrema, che probabilmente serve a coprire alcuni difetti di produzione.
Una volta passati all’assaggio si consuma il dramma: un sapore di amaro fortissimo, misto ad un intenso sentore di bruciato, mi fanno capire che la tostatura è stata svolta in maniera davvero troppo spinta.
A qualcuno potrebbe anche piacere ma per me è no.
Inoltre mi aspetterei di sentire almeno qualche sentore tipico dell’arabica, invece nulla.
Sembra quasi che la miscela sia 100% robusta, dell’arabica se ne trova traccia solo sulle indicazioni della composizione del caffè.
Il sapore veramente troppo bruciato fa si che io non riesca nemmeno a finire il caffè, buttandolo nella pattumiera, unico posto che può trovare in casa mia questa miscela.
Conclusioni
Negli anni la miscela non migliora, anzi.
Il grande successo commerciale che Borbone ha ottenuto è probabilmente frutto di un marketing davvero efficace e di una cultura del caffè che via via noi italiani stiamo perdendo.
Peccato davvero per noi ma complimenti a Borbone per il marketing azzeccato.
Per chi fosse scettico e pensasse che io disprezzi Borbone perchè sono invidioso, gli lascio la puntata di Report in cui il noto sommelier del caffè, Andrej Godina, lo valuta per quello che è
Buona Lettura!